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Repêchage limitato alle posizioni compatibili con l’esperienza del licenziato

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Con l’ordinanza n. 17036 del 20 giugno 2024, la Corte di Cassazione ha stabilito un principio di diritto rilevante in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, chiarendo che l’obbligo del datore di lavoro di tentare il repêchage, ai sensi dell’art. 2103, comma 2, del Codice Civile, è limitato alle mansioni inferiori compatibili con il … Leggi tutto

Inidoneità fisica del lavoratore e obbligo di repêchage

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La Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema del repêchage, affermando che in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo intimato per inidoneità fisica o psichica, alla violazione dell’obbligo datoriale di adibire il lavoratore ad alternative possibili mansioni consegue la tutela reintegratoria per il lavoratore. Nel caso di specie, il lavoratore ha impugnato … Leggi tutto

Obbligo di repêchage include anche le posizioni disponibili in futuro.

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Il datore di lavoro, nel momento in cui effettua un licenziamento per giustificato motivo oggettivo – ad esempio, nell’ambito di una riorganizzazione aziendale – è gravato dall’obbligo di repêchage (ripescaggio): in caso di soppressione della posizione ricoperta dal lavoratore, il datore, prima di procedere con il licenziamento, deve verificare che non vi siano, nel contesto … Leggi tutto

Reintegrazione del lavoratore licenziato se l’azienda non dimostra l’impossibilità di ricollocarlo

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L’art. 18, comma 7, Legge n. 300/1970, prima dei recenti interventi della Corte costituzionale, in caso di manifesta insussistenza del fatto alla base del licenziamento intimato per giustificato motivo oggettivo, attribuiva al giudice la mera facoltà di condannare il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore e al pagamento di un’indennità risarcitoria. La previsione secondo … Leggi tutto