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Revoca del licenziamento: quando produce i suoi effetti?

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Una volta comminato un licenziamento, il datore di lavoro ha la possibilità di revocarlo, ossia di rimuoverne gli effetti, ripristinando il rapporto di lavoro come se il licenziamento non fosse mai stato intimato. È tuttavia necessario che la revoca venga effettuata entro quindici giorni a partire dal momento in cui il lavoratore impugna il licenziamento. … Leggi tutto

Divieto di licenziamento per causa di matrimonio: rafforzamento della tutela

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Il divieto di licenziamento per causa di matrimonio rappresenta un pilastro fondamentale nella tutela delle lavoratrici in Italia. L’articolo 35 del D.Lgs. n. 198 del 2006 (Codice delle Pari Opportunità) stabilisce una presunzione legale relativa di nullità del licenziamento intimato entro un anno dalla richiesta delle pubblicazioni di matrimonio. L’obiettivo è quello di scongiurare qualsiasi … Leggi tutto

Licenziamento ritorsivo: valutazione dell’attività di whistleblower

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Nel contesto lavorativo, il D.Lgs. 165 del 2001, con l’art. 54-bis, predispone una particolare tutela per il dipendente pubblico che, nel garantire la trasparenza e l’etica aziendale, segnali o denunci comportamenti contrari alla legge (il cosiddetto “whistleblower”): egli non potrà essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure aventi effetti negativi sulle sue condizioni di lavoro. … Leggi tutto

Cassazione: prova dell’aliunde perceptum nell’indennità per licenziamento illegittimo

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La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza 1° marzo 2024, n. 5588, in tema di licenziamento illegittimo ha affermato che il datore di lavoro che affermi la detraibilità, a titolo di aliunde percipiendum, di quanto il lavoratore avrebbe potuto percepire dedicandosi alla ricerca di una nuova occupazione, ha l’onere di allegare le circostanze specifiche riguardanti … Leggi tutto

Condanna per reato commesso prima dell’assunzione: è legittimo il licenziamento?

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Illegittimo il licenziamento del dipendente a seguito di condanna penale se i reati, anche gravi, sono stati commessi oltre venti anni prima rispetto alla contestazione disciplinare. Lo ha confermato la Corte di Cassazione, in seguito all’opposizione di una società all’annullamento del licenziamento dalla stessa comminato ad un proprio dipendente, con mansioni di addetto alla raccolta dei rifiuti, con conseguente condanna … Leggi tutto

La disciplina del licenziamento nullo è incostituzionale

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La disciplina del licenziamento illegittimo è mutata profondamente nel corso del tempo. Si è partiti dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, che prevedeva in un ampio spettro di casi la reintegrazione del lavoratore; si è passati poi attraverso la Riforma Fornero (Legge 92/2012), che ha distinto i casi in cui si applica la tutela reintegratoria … Leggi tutto

Soppressione di mansioni: quando il licenziamento è legittimo?

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Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è quel licenziamento attuato per fatti inerenti all’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro e il suo regolare funzionamento. Tale possibilità deriva dal principio secondo cui l’imprenditore è libero di determinare l’assetto organizzativo della propria azienda. Rientra nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo anche il licenziamento per fatti inerenti alla sfera … Leggi tutto

Licenziamento illegittimo: quale termine per la ripresa del servizio?

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L’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori regola le conseguenze del licenziamento illegittimo per i lavoratori assunti prima del 4 marzo 2015. Le conseguenze sono diverse a seconda del tipo di vizio che caratterizza il licenziamento: in particolare, nei casi più gravi (licenziamento discriminatorio, licenziamento per causa di matrimonio, violazione dei divieti di licenziamento della lavoratrice … Leggi tutto

Nullo il licenziamento se viola le procedure legali

nullo licenziamento se viola procedure legali

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2859 del 31 gennaio 2024, ha ribadito un principio fondamentale nel diritto del lavoro: il licenziamento disciplinare è nullo se viola le procedure legali stabilite per garantire il diritto di difesa del lavoratore. Nel caso in esame, l’azienda ha comminato un licenziamento disciplinare senza convocare il dipendente interessato … Leggi tutto

Cosa si intende per giusta causa di licenziamento?

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Il licenziamento di un lavoratore può avvenire solo per giusta causa, giustificato motivo soggettivo o giustificato motivo oggettivo. Il significato delle espressioni “giustificato motivo soggettivo” e “giustificato motivo oggettivo” è illustrato all’art. 3 della legge n. 604/1966: il primo corrisponde a un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali; il giustificato motivo oggettivo, invece, non riguarda un … Leggi tutto