Alberto Clemente

Lavoro straordinario: quando il consenso del datore di lavoro è determinante

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La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 4984 del 26 febbraio 2025, ha ribadito un principio fondamentale in materia di lavoro straordinario nel pubblico impiego: affinché il dipendente abbia diritto alla relativa retribuzione, è necessario che il datore di lavoro abbia prestato il proprio consenso, anche in forma implicita. Tale pronuncia si inserisce in … Leggi tutto

Risarcimento per il dipendente precario e vittima di discriminazione

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Con l’ordinanza n. 3488 dell’11 febbraio 2025, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale in materia di discriminazione lavorativa, affermando che un dipendente precario, escluso da nuove assunzioni a causa delle proprie convinzioni personali, ha diritto al risarcimento del danno. Il caso trae origine dal ricorso di un lavoratore che, dopo essere stato … Leggi tutto

Giusta causa e colpa grave: la Suprema Corte chiarisce i confini

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Con l’ordinanza n. 2586 del 3 febbraio 2025, la Corte di Cassazione ha precisato che non ogni comportamento qualificabile come colpa grave è automaticamente idoneo a integrare una giusta causa di licenziamento. La vicenda esaminata dalla Corte trae origine dal licenziamento di una lavoratrice per l’uso improprio dei permessi ex L. 104/1992, accertato attraverso indagini … Leggi tutto

Termine per la presentazione delle giustificazioni: vale la data di invio

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La Suprema Corte, con l’ordinanza n. 2066 del 29 gennaio 2025, ha chiarito un principio di particolare rilevanza in materia di procedimento disciplinare, stabilendo che il termine per la presentazione delle giustificazioni da parte del lavoratore deve ritenersi rispettato se esse sono state inviate entro il termine previsto, indipendentemente dalla data di ricezione da parte … Leggi tutto

È illecito l’utilizzo del whistleblowing per scopi di natura personale

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La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1880 del 27 gennaio 2025, ha chiarito un aspetto fondamentale del whistleblowing, ribadendo che esso non può essere utilizzato per finalità personali o per avanzare rivendicazioni nei confronti dei propri superiori. La pronuncia contribuisce a delineare i confini tra la tutela del segnalante e gli abusi … Leggi tutto

Giusta causa di licenziamento: la rilevanza delle condotte reiterate

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Una recente ordinanza della Corte di cassazione (n. 172 del 07/01/2025) è tornata sul delicato tema della giusta causa di licenziamento, con particolare riferimento al legame fiduciario tra datore di lavoro e lavoratore, offrendo spunti di riflessione importanti sulla gestione delle condotte disciplinari e sulla loro rilevanza ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro. … Leggi tutto

Nullità del patto di prova se è accertata una discriminazione indiretta

nullità patto prova

Una recente sentenza del Tribunale di Trieste (n. 259/2024) ha analizzato la validità del patto di prova e il suo possibile annullamento per due profili specifici: l’indeterminatezza delle mansioni e la discriminazione indiretta. Il caso, assistito dal nostro Studio, ha posto in luce gli obblighi dei datori di lavoro verso i lavoratori appartenenti alle categorie … Leggi tutto

Condotta extralavorativa illecita: può configurare giusta causa di licenziamento?

Condotta extralavorativa illecita

La recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 31866/2024, affronta un tema di grande rilevanza nel diritto del lavoro: l’idoneità di una condotta illecita extralavorativa a integrare la giusta causa di licenziamento. Il caso ha fornito l’occasione per ribadire principi fondamentali, con particolare attenzione al rapporto tra condotte personali e fiducia nel rapporto … Leggi tutto

Mobbing e straining: conta l’effetto delle condotte

Foto Articolo 18.12.24

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 31912/2024, ha portato un contributo importante al dibattito giuridico su mobbing e straining, ribadendo che la qualificazione formale delle condotte non è determinante rispetto alla sostanza dei fatti e agli effetti sulle condizioni del lavoratore. La vicenda in esame nasce dalla domanda proposta da una … Leggi tutto

Centralità della salute psico-fisica nella tutela del lavoratore

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La recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro (n. 31330 del 6 dicembre 2024), rappresenta un fondamentale chiarimento sul tema della fruizione dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104/1992, confermando il ruolo primario della tutela della salute psico-fisica del lavoratore all’interno dell’ordinamento giuridico italiano. Il caso trae origine dal licenziamento per giusta causa di … Leggi tutto