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Licenziamento illegittimo: quale termine per la ripresa del servizio?

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L’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori regola le conseguenze del licenziamento illegittimo per i lavoratori assunti prima del 4 marzo 2015. Le conseguenze sono diverse a seconda del tipo di vizio che caratterizza il licenziamento: in particolare, nei casi più gravi (licenziamento discriminatorio, licenziamento per causa di matrimonio, violazione dei divieti di licenziamento della lavoratrice … Leggi tutto

Nullo il licenziamento se viola le procedure legali

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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2859 del 31 gennaio 2024, ha ribadito un principio fondamentale nel diritto del lavoro: il licenziamento disciplinare è nullo se viola le procedure legali stabilite per garantire il diritto di difesa del lavoratore. Nel caso in esame, l’azienda ha comminato un licenziamento disciplinare senza convocare il dipendente interessato … Leggi tutto

L’impresa familiare non include il convivente, la questione alla Corte costituzionale

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L’impresa familiare è stata introdotta con la riforma del diritto di famiglia del 1975, allo scopo di tutelare il familiare che presti il proprio lavoro nella famiglia o all’interno, per l’appunto, di un’impresa di famiglia. Prima della riforma, situazioni di questo genere erano normalmente considerate rapporti di lavoro gratuito: si riteneva, infatti, che il lavoratore … Leggi tutto

Cosa si intende per giusta causa di licenziamento?

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Il licenziamento di un lavoratore può avvenire solo per giusta causa, giustificato motivo soggettivo o giustificato motivo oggettivo. Il significato delle espressioni “giustificato motivo soggettivo” e “giustificato motivo oggettivo” è illustrato all’art. 3 della legge n. 604/1966: il primo corrisponde a un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali; il giustificato motivo oggettivo, invece, non riguarda un … Leggi tutto

Legittimo un secondo licenziamento anche in pendenza di un giudizio sul primo

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La recentissima sentenza n. 2274 del 23 gennaio 2024 della Suprema Corte di Cassazione ha statuito che è legittima l’intimazione da parte del datore di lavoro di un secondo licenziamento in pendenza di un giudizio avente ad oggetto un precedente recesso fondato su motivi diversi, sebbene la seconda sanzione espulsiva sia destinata a non produrre … Leggi tutto

Diritto del «caregiver» ad una tutela contro le discriminazioni indirette

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Con l’ordinanza interlocutoria n. 1788 del 17 gennaio 2024, la Quarta Sezione civile della Suprema Corte di Cassazione si è rivolta alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per chiarire se al lavoratore che si prende cura (il cosiddetto caregiver) di un familiare minore con disabilità grave vada riconosciuta la medesima tutela contro le discriminazioni indirette … Leggi tutto

L’uso di simboli religiosi sul luogo di lavoro

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La presenza di simboli religiosi nell’ambiente di lavoro è da tempo oggetto di discussione sia a livello nazionale che internazionale, specie quando si tratta di lavoro pubblico. In tale ambito si rende necessario, infatti, bilanciare due principi contrastanti: la laicità dello Stato e il diritto del lavoratore a esercitare la propria libertà religiosa, non solo … Leggi tutto

Si può licenziare una lavoratrice madre?

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Il D.Lgs. n. 151/2001 predispone una serie di tutele a sostegno della maternità e della paternità nell’ambito del lavoro, in modo da conciliare le necessità aziendali con le esigenze familiari dei lavoratori. Tra le disposizioni figurano quelle relative all’assegnazione ad altra sede di servizio, al congedo parentale e alle dimissioni. L’art. 54 del D.Lgs. n. … Leggi tutto

Trasferimento per assistenza al familiare disabile: irrevocabile in caso di successivo decesso dello stesso

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Il trasferimento del pubblico dipendente, una volta disposto per consentire l’assistenza ad un familiare disabile, non può essere revocato per il solo venir meno delle condizioni fattuali che in origine lo giustificavano, come la morte del familiare assistito sopraggiunta nel corso del giudizio. È quanto disposto con la sentenza n. 34090 del 06.12.2023, con la quale … Leggi tutto

Procedimento disciplinare, l’e-mail non ha gli stessi effetti della PEC

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Il procedimento disciplinare, ossia il procedimento mediante il quale il datore di lavoro contesta al lavoratore una violazione del regolamento disciplinare e, eventualmente, gli impone una sanzione, è costellato di comunicazioni. Il datore di lavoro, in primo luogo, dovrà contestare il fatto al lavoratore, in modo completo, esaustivo e preciso; in seguito, dovrà attendere cinque … Leggi tutto