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Il diritto a conservare il posto di lavoro nel trasferimento d’azienda

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Il trasferimento d’azienda consiste nella sostituzione del soggetto titolare dell’impresa con un nuovo imprenditore, a seguito di cessione dell’azienda o di fusione tra due realtà aziendali; trattasi di un momento cruciale nel quale l’imprenditore deve assolvere, peraltro, a determinati obblighi informativi. Il Codice civile delinea il destino dei lavoratori alle dipendenze dell’imprenditore che trasferisce l’azienda: … Leggi tutto

La recidiva nel procedimento disciplinare

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Il datore di lavoro, una volta accertato che il lavoratore si è reso responsabile di un’infrazione disciplinare, deve procedere all’applicazione della sanzione rispettando determinati termini e formalità. Il procedimento disciplinare, infatti, prevede una serie di passaggi aventi la funzione di garantire il diritto di difesa del lavoratore nei confronti delle dichiarazioni del datore di lavoro. … Leggi tutto

Rapporti tra sentenza penale di assoluzione e licenziamento irrogato per gli stessi fatti

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La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 26042 del 07.09.2023, ha affermato che il giudice civile – ai fini del giudizio circa la legittimità o meno del licenziamento – può adoperare anche prove cosiddette atipiche, tra le quali rientra la sentenza penale di assoluzione per non aver commesso il fatto contestato al dipendente. … Leggi tutto

Il dipendente ha diritto al risarcimento per il comportamento stressogeno del datore di lavoro

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L’articolo 2087 del Codice civile impone all’imprenditore un obbligo alla tutela della salute psicofisica del dipendente. Alla luce di detta disposizione, qualsiasi situazione che alteri l’equilibrio del dipendente determina, in capo a quest’ultimo, un diritto al risarcimento. Risulta sempre più frequente il dibattito circa gli ambienti di lavoro stressogeni, dove le condotte del datore di … Leggi tutto

Legittimo il licenziamento del dipendente che si rifiuta di lavorare a tempo pieno

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Il part-time è una formula oraria spesso scelta dai lavoratori per conciliare i tempi di vita e di lavoro o per svolgere parallelamente più di un’occupazione, in quanto, a fronte di una retribuzione ridotta, il dipendente può lavorare per meno ore rispetto a un full-time. Può però accadere che l’azienda, per far fronte a un … Leggi tutto

Controlli investigativi sul lavoratore: delegabili solo se dichiarato nell’atto di incarico

controlli investigativi

La possibilità per il datore di lavoro di effettuare controlli sui propri dipendenti, con la finalità di salvaguardare il patrimonio aziendale e mirati ad evitare comportamenti illeciti, risulta consolidata all’interno del nostro ordinamento. Questo purché, unitamente alla protezione dei beni e degli interessi aziendali, sia sempre assicurata e tutelata la dignità e riservatezza del lavoratore, … Leggi tutto

Anche in assenza di procedimento disciplinare il datore può chiedere il risarcimento del danno

Risarcimento

Per negligenza si intende la colpa di non aver compiuto un’azione che si sarebbe dovuta compiere, a causa di mancanza di impegno o di attenzione, di disinteressamento nel compimento dei propri doveri o delle mansioni assegnate. Da una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 27940 del 04.10.2023 è emerso che il datore, in … Leggi tutto

Cassazione, il salario minimo costituzionale deve essere garantito

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Lo stipendio che il lavoratore normalmente percepisce è frutto della trattativa tra sindacati e rappresentanti delle imprese, che porta alla stipulazione di un contratto collettivo; all’interno di quest’ultimo sono elencate le retribuzioni minime previste per ciascun livello di inquadramento professionale. In Italia manca, invece, una legge che stabilisca un minimo al di sotto del quale … Leggi tutto

Le dimissioni sono valide solo se effettuate telematicamente

dimissioni

Le dimissioni sono un negozio giuridico unilaterale recettizio con il quale il lavoratore esprime la volontà di terminare il suo rapporto di lavoro, esercitabili senza alcun limite, salvo preavviso. Per la loro validità non occorre l’accettazione del datore di lavoro, il quale si limita a riceverle e da questo momento producono effetto. Con l’ordinanza n. … Leggi tutto

Il C.C.N.L. da applicare in azienda può essere scelto dal datore di lavoro

C.C.N.L. scelto da datore di lavoro

Il Tar Lombardia, con la sentenza 4 settembre 2023, n. 2046 ha disposto che il datore di lavoro può decidere, nel rispetto della normativa in vigore, quale C.C.N.L. applicare ai propri dipendenti, essendo questa una scelta discrezionale, non sindacabile in sede giurisdizionale nel merito. La sentenza oggetto di trattazione nasce in seguito al verbale di disposizione che … Leggi tutto