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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: la ragione di contenimento dei costi deve essere effettiva

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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31660 del 14.11.2023, ha affermato che, qualora il licenziamento per giustificato motivo oggettivo sia irrogato al fine di un contenimento dei costi, è onere del datore indicare le ragioni per le quali la scelta cada proprio su un determinato lavoratore. Nel caso di specie, una Fondazione di musica … Leggi tutto

Illegittimo il licenziamento per il lavoratore divenuto parzialmente inabile

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Con ordinanza del 13 novembre 2023, n. 31471, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema del licenziamento per inidoneità fisica del lavoratore divenuto disabile nel corso del rapporto di lavoro e ha confermato che in tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, derivante da una condizione di handicap, … Leggi tutto

Falsa denuncia nei confronti del datore: è previsto il licenziamento per il lavoratore

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La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 30866 del 06.11.2023, ha affermato che è legittimo il licenziamento del lavoratore che presenti una denuncia penale nei confronti del datore di lavoro, consapevole dell’infondatezza. Infatti, in caso di strumentalizzazione della denuncia nei confronti del datore si andrebbe ad integrare un illecito disciplinare, non soltanto per … Leggi tutto

Obbligo di repêchage: esclusivamente a carico del datore di lavoro

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Con una recente ordinanza (n. 30143/2023 depositata il 30 ottobre 2023) la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul c.d. obbligo di repêchage previsto per le aziende in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, stabilendo che è onere del datore di lavoro quello di provare l’impossibilità di assolvere l’obbligo di repêchage in merito … Leggi tutto

Il diritto a conservare il posto di lavoro nel trasferimento d’azienda

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Il trasferimento d’azienda consiste nella sostituzione del soggetto titolare dell’impresa con un nuovo imprenditore, a seguito di cessione dell’azienda o di fusione tra due realtà aziendali; trattasi di un momento cruciale nel quale l’imprenditore deve assolvere, peraltro, a determinati obblighi informativi. Il Codice civile delinea il destino dei lavoratori alle dipendenze dell’imprenditore che trasferisce l’azienda: … Leggi tutto

La recidiva nel procedimento disciplinare

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Il datore di lavoro, una volta accertato che il lavoratore si è reso responsabile di un’infrazione disciplinare, deve procedere all’applicazione della sanzione rispettando determinati termini e formalità. Il procedimento disciplinare, infatti, prevede una serie di passaggi aventi la funzione di garantire il diritto di difesa del lavoratore nei confronti delle dichiarazioni del datore di lavoro. … Leggi tutto

Rapporti tra sentenza penale di assoluzione e licenziamento irrogato per gli stessi fatti

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La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 26042 del 07.09.2023, ha affermato che il giudice civile – ai fini del giudizio circa la legittimità o meno del licenziamento – può adoperare anche prove cosiddette atipiche, tra le quali rientra la sentenza penale di assoluzione per non aver commesso il fatto contestato al dipendente. … Leggi tutto

Il dipendente ha diritto al risarcimento per il comportamento stressogeno del datore di lavoro

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L’articolo 2087 del Codice civile impone all’imprenditore un obbligo alla tutela della salute psicofisica del dipendente. Alla luce di detta disposizione, qualsiasi situazione che alteri l’equilibrio del dipendente determina, in capo a quest’ultimo, un diritto al risarcimento. Risulta sempre più frequente il dibattito circa gli ambienti di lavoro stressogeni, dove le condotte del datore di … Leggi tutto

Legittimo il licenziamento del dipendente che si rifiuta di lavorare a tempo pieno

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Il part-time è una formula oraria spesso scelta dai lavoratori per conciliare i tempi di vita e di lavoro o per svolgere parallelamente più di un’occupazione, in quanto, a fronte di una retribuzione ridotta, il dipendente può lavorare per meno ore rispetto a un full-time. Può però accadere che l’azienda, per far fronte a un … Leggi tutto

Controlli investigativi sul lavoratore: delegabili solo se dichiarato nell’atto di incarico

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La possibilità per il datore di lavoro di effettuare controlli sui propri dipendenti, con la finalità di salvaguardare il patrimonio aziendale e mirati ad evitare comportamenti illeciti, risulta consolidata all’interno del nostro ordinamento. Questo purché, unitamente alla protezione dei beni e degli interessi aziendali, sia sempre assicurata e tutelata la dignità e riservatezza del lavoratore, … Leggi tutto