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Legittimo un secondo licenziamento anche in pendenza di un giudizio sul primo

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La recentissima sentenza n. 2274 del 23 gennaio 2024 della Suprema Corte di Cassazione ha statuito che è legittima l’intimazione da parte del datore di lavoro di un secondo licenziamento in pendenza di un giudizio avente ad oggetto un precedente recesso fondato su motivi diversi, sebbene la seconda sanzione espulsiva sia destinata a non produrre … Leggi tutto

Si può licenziare una lavoratrice madre?

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Il D.Lgs. n. 151/2001 predispone una serie di tutele a sostegno della maternità e della paternità nell’ambito del lavoro, in modo da conciliare le necessità aziendali con le esigenze familiari dei lavoratori. Tra le disposizioni figurano quelle relative all’assegnazione ad altra sede di servizio, al congedo parentale e alle dimissioni. L’art. 54 del D.Lgs. n. … Leggi tutto

Illegittimo il licenziamento per il lavoratore divenuto parzialmente inabile

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Con ordinanza del 13 novembre 2023, n. 31471, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema del licenziamento per inidoneità fisica del lavoratore divenuto disabile nel corso del rapporto di lavoro e ha confermato che in tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, derivante da una condizione di handicap, … Leggi tutto

Falsa denuncia nei confronti del datore: è previsto il licenziamento per il lavoratore

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La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 30866 del 06.11.2023, ha affermato che è legittimo il licenziamento del lavoratore che presenti una denuncia penale nei confronti del datore di lavoro, consapevole dell’infondatezza. Infatti, in caso di strumentalizzazione della denuncia nei confronti del datore si andrebbe ad integrare un illecito disciplinare, non soltanto per … Leggi tutto

Obbligo di repêchage: esclusivamente a carico del datore di lavoro

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Con una recente ordinanza (n. 30143/2023 depositata il 30 ottobre 2023) la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul c.d. obbligo di repêchage previsto per le aziende in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, stabilendo che è onere del datore di lavoro quello di provare l’impossibilità di assolvere l’obbligo di repêchage in merito … Leggi tutto

La recidiva nel procedimento disciplinare

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Il datore di lavoro, una volta accertato che il lavoratore si è reso responsabile di un’infrazione disciplinare, deve procedere all’applicazione della sanzione rispettando determinati termini e formalità. Il procedimento disciplinare, infatti, prevede una serie di passaggi aventi la funzione di garantire il diritto di difesa del lavoratore nei confronti delle dichiarazioni del datore di lavoro. … Leggi tutto

Rapporti tra sentenza penale di assoluzione e licenziamento irrogato per gli stessi fatti

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La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 26042 del 07.09.2023, ha affermato che il giudice civile – ai fini del giudizio circa la legittimità o meno del licenziamento – può adoperare anche prove cosiddette atipiche, tra le quali rientra la sentenza penale di assoluzione per non aver commesso il fatto contestato al dipendente. … Leggi tutto

Legittimo il licenziamento del dipendente che si rifiuta di lavorare a tempo pieno

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Il part-time è una formula oraria spesso scelta dai lavoratori per conciliare i tempi di vita e di lavoro o per svolgere parallelamente più di un’occupazione, in quanto, a fronte di una retribuzione ridotta, il dipendente può lavorare per meno ore rispetto a un full-time. Può però accadere che l’azienda, per far fronte a un … Leggi tutto

Il lavoratore può andare in ferie durante la malattia?

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Il lavoratore malato che, in quanto tale, non può svolgere la prestazione lavorativa, ha diritto alla sospensione del rapporto di lavoro, con pagamento della normale retribuzione. Tuttavia, il lavoratore non potrà assentarsi dal lavoro per un periodo di tempo illimitato: una volta trascorso il periodo di comporto – la cui durata è indicata dal contratto … Leggi tutto

Legittimo il licenziamento per molestie sessuali

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Con l’espressione “molestie sessuali” si fa riferimento a comportamenti molesti e lesivi rivolti alla sfera sessuale. Da un punto di vista normativo le molestie sessuali sul posto di lavoro sono considerate un atto discriminatorio, tanto è vero che l’Unione Europea si è occupata di questo tema in una rilevante e recente direttiva, la 2006/54/CE, nella quale si afferma che: “Le … Leggi tutto