#responsabilità

Accomodamenti ragionevoli: i limiti della responsabilità datoriale

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La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 24994/2025 dell’11 settembre, torna ad affrontare il tema della compatibilità tra il licenziamento del lavoratore divenuto inidoneo e gli obblighi imposti al datore di lavoro in materia di tutela delle persone con disabilità. Il caso riguardava una dipendente, assunta come barista, rimasta assente per oltre un anno a … Leggi tutto

Infortuni sul lavoro: responsabilità del committente

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Con la sentenza n. 25113 del 12 settembre 2025, la Corte di Cassazione Sezione Lavoro ha ribadito che il committente non può ritenersi automaticamente esonerato da responsabilità per l’infortunio occorso al dipendente di un’appaltatrice o subappaltatrice, limitandosi a sostenere di non avere avuto alcuna ingerenza nell’esecuzione dei lavori. La Suprema Corte ha infatti affermato che … Leggi tutto

Mobbing: la responsabilità può essere solo del dirigente?

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Con l’ordinanza interlocutoria n. 13649 del 21 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha sollevato un tema di particolare rilevanza nel contesto del diritto del lavoro: può un dirigente pubblico rispondere in via esclusiva per condotte di mobbing, anche se il datore di lavoro (nella specie un’azienda sanitaria) è stato ritenuto estraneo ai fatti? La … Leggi tutto

Responsabilità del datore di lavoro per lesioni colpose

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Il tema della responsabilità del datore di lavoro per lesioni colpose è stato recentemente riaffrontato dalla Quarta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 23049/2024, depositata il 10 giugno 2024. La decisione offre una nuova interpretazione della posizione di garanzia che il datore di lavoro assume, anche qualora abbia nominato un preposto … Leggi tutto

Obbligo di repêchage: esclusivamente a carico del datore di lavoro

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Con una recente ordinanza (n. 30143/2023 depositata il 30 ottobre 2023) la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul c.d. obbligo di repêchage previsto per le aziende in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, stabilendo che è onere del datore di lavoro quello di provare l’impossibilità di assolvere l’obbligo di repêchage in merito … Leggi tutto

Risarcibili danno morale e danno differenziale per gli eredi del lavoratore deceduto

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La Corte di Cassazione ha affermato che gli eredi di una persona deceduta dopo un anno di malattia contratta sul lavoro a seguito di violazioni delle norme sulla sicurezza hanno diritto al risarcimento del danno morale nei confronti del datore di lavoro. Nel caso oggetto di trattazione, gli eredi di un lavoratore deceduto a causa … Leggi tutto

Idoneità fisica del lavoratore, l’errore della ASL non è imputabile al datore

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Come afferma l’art. 5 della Legge n. 300/1970, il datore di lavoro può rimettere la valutazione circa l’idoneità fisica del lavoratore a enti pubblici o istituti specializzati di diritto pubblico, quali, ad esempio, le strutture territoriali della ASL. Naturalmente, qualora il lavoratore risultasse inidoneo a svolgere la mansione attribuitagli, il datore di lavoro, una volta … Leggi tutto

L’assenza per infortunio sul lavoro può impedire il licenziamento

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Il contemperamento tra la libertà di iniziativa economica dell’imprenditore e la tutela delle condizioni di salute del lavoratore fa sì che, ai sensi della legge e della contrattazione collettiva, il lavoratore abbia diritto alla conservazione del posto, in caso di malattia o infortunio, solo per un determinato lasso di tempo (così detto “periodo di comporto”). … Leggi tutto

La tempestività nella comunicazione del licenziamento

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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 10802 del 21/04/2023, ha preso in analisi le vicende concernenti la comunicazione del licenziamento che, come previsto dai CCNL vigenti e alla pari della contestazione e degli altri provvedimenti disciplinari, deve essere tempestiva.  Nel caso oggetto di giudizio, a una lavoratrice era stata inviata una lettera di licenziamento … Leggi tutto

L’avvocato inadempiente non è responsabile se la causa avrebbe avuto comunque esito negativo

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L’avvocato, come qualsiasi prestatore di opera intellettuale, risponde del non esatto o del mancato adempimento delle proprie obbligazioni ai sensi dell’art. 1218 c.c., oltre a poter andare incontro a responsabilità disciplinare ai sensi delle disposizioni del codice deontologico forense. Tuttavia, affinché in capo al professionista si possa configurare una responsabilità contrattuale, è sempre necessario individuare … Leggi tutto