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Inattività forzata, il danno è risarcibile

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Il datore di lavoro è soggetto a obblighi molto ampi e stringenti in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Infatti, l’art. 2087 del codice civile impone all’imprenditore di adottare tutte le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità psico-fisica del lavoratore. Ciò significa … Leggi tutto

Demansionamento, chi deve fornire la prova?

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Nella scelta delle mansioni cui deve essere adibito il lavoratore, il datore di lavoro è soggetto a determinati obblighi. In linea di principio, il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o, al limite, a mansioni riconducibili allo stesso livello professionale. Il lavoratore potrà poi essere liberamente adibito a mansioni … Leggi tutto

Soppressione di mansioni: quando il licenziamento è legittimo?

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Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è quel licenziamento attuato per fatti inerenti all’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro e il suo regolare funzionamento. Tale possibilità deriva dal principio secondo cui l’imprenditore è libero di determinare l’assetto organizzativo della propria azienda. Rientra nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo anche il licenziamento per fatti inerenti alla sfera … Leggi tutto

L’auto aziendale può essere revocata in caso di cambio di mansione

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Il compenso spettante al lavoratore deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e, comunque, è sempre determinato in un minimo tale da garantire al lavoratore un’esistenza libera e dignitosa. Ciò è quanto stabilito dall’art. 36 della Costituzione e, in applicazione del dettato costituzionale, l’art. 2103 del codice civile prevede il così … Leggi tutto

Obbligo di repêchage include anche le posizioni disponibili in futuro.

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Il datore di lavoro, nel momento in cui effettua un licenziamento per giustificato motivo oggettivo – ad esempio, nell’ambito di una riorganizzazione aziendale – è gravato dall’obbligo di repêchage (ripescaggio): in caso di soppressione della posizione ricoperta dal lavoratore, il datore, prima di procedere con il licenziamento, deve verificare che non vi siano, nel contesto … Leggi tutto

Negoziante condannato per aver adibito un commesso a mansioni usuranti

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Lo svolgimento del rapporto di lavoro è disciplinato in modo puntuale e oculato dalla normativa e dalla giurisprudenza di riferimento, in particolare in ottica di tutela delle condizioni psicofisiche del lavoratore. D’altronde, la Costituzione riserva una serie di articoli a versanti critici e storicamente problematici del rapporto di lavoro: tra gli altri, il tema della … Leggi tutto

Licenziato il dipendente che, dopo un lungo periodo di malattia, attende la visita medica prima di presentarsi al lavoro

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L’obbligo di sorveglianza sanitaria costituisce una delle fondamentali misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori previste dal Testo Unico per la sicurezza sul lavoro (D.lgs. n. 81/2008). L’art. 2 del Testo Unico definisce la «sorveglianza sanitaria» come “l’ insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei … Leggi tutto

DEMANSIONAMENTO E MOBBING: IL TRATTO DIFFERENZIALE SI FONDA SULLA VOLONTÀ PERSECUTORIA

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La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 11521 dell’08/04/2022, ha stabilito che il mobbing è escluso laddove difetti la prova della volontà o della idoneità persecutoria nelle condotte datoriali. È proprio l’elemento psicologico dell’intento persecutorio a segnare il tratto distintivo tra le ipotesi di mera dequalificazione e quelle di mobbing. Nel caso di specie, un … Leggi tutto

RISARCIMENTO DANNI DA MALATTIA PROFESSIONALE – IL LAVORATORE È TENUTO A PROVARE UNICAMENTE IL NESSO CAUSALE TRA MANSIONI E NOCIVITÀ AMBIENTE LAVORO

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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7058/2022, ha stabilito che nelle cause di risarcimento danni derivanti da malattia professionale anche multifattoriale, il dipendente è tenuto a provare il solo nesso di causalità tra le mansioni espletate e la nocività dell’ambiente di lavoro. Nella fattispecie, un dipendente di Enel Distribuzione S.p.A. adiva il Tribunale di … Leggi tutto

PATTO DI PROVA, PER LA DETERMINAZIONE DELLE MANSIONI NON È SUFFICIENTE IL SEMPLICE RIMANDO ALLE NORME DEL CCNL

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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1099/2022, ha stabilito che l’assegnazione della mansione può avvenire tramite il rinvio alle norme del CCNL, solo nel caso in cui tale richiamo sia sufficiente a conferire specificità al contenuto dei compiti sui quali deve espletarsi la prova. Nella fattispecie, il datore di lavoro adiva la Corte di … Leggi tutto